lunedì 26 settembre 2011

Addio Alberoni

Oggi sulla prima pagina del Corriere Francesco Alberoni ha firmato il suo ultimo fondo. Da venticinque anni, come lui stesso ci ricorda, ogni lunedì dalla sua rubrica spargeva a piene mani  semi di saggezza alla borghesia cattolica italiana.

Chi non era uso a cominciare la settimana con questo rituale potrà avere lumi sulla lungimiranza del vate qui, oppure qui e anche qui ( e qui un altro brillante esempio; ma, o dotto Francesco, non ci avevi detto che le novità sono sempre peggio?)

Ma quando io penso ad Alberoni mi viene un altro Alberoni. Questo altro Alberoni, che di nome faceva Giulio, è vissuto tra il sei e il settecento. Era di famiglia poverissima, ma grazie alla sua incredibile sfacciataggine unita a un'eccezionale capacità adulatoria riuscì a infilarsi nelle corti di mezza Europa, a diventare primo ministro di Spagna e a farsi nominare Cardinale. La sua scalata al successo comincia con questo episodio:

Un giorno il Duca di Parma si vide costretto a far passare per le sue terre l'esercito del Duca di Vendôme. Cosa ancor peggiore il Vendôme stesso era famoso per il suo caratteraccio e per le sue terribili maniere. Accolse la prima delegazione che gli mandò il Duca di Parma seduto sul suo gabinetto e quando i diplomatici ebbero finito di parlare s'alzò in piedi e si pulì il culo davanti a loro.
Disperato il Duca cercò di mandare una seconda ambasceria, ma nessuno voleva affrontare di nuovo il terribile francese. Si trovò solo uno disposto ad andare: un abatino sconosciuto che di nome faceva Giulio Alberoni. Il quale, quando il Vendôme lo accolse seduto sulla latrina, non si fece scandalizzare, ma anzi si dette a scherzi e battutine. Quando poi il Duca s'alzò e gli girò la schiena per pulirsi le terga, l'Alberoni si buttò in ginocchio ed esclamando: "Ah...culo d'angelo!", gli stampò un bacio sulle natiche.

Bei tempi andati, direbbe Alberoni Francesco.

Se poi da questo piccolo raccontino deducete un parallelo dove al posto di un generale francese c'è il culo della peggiore borghesia bigotta ed in ginocchio, con la lingua di fuori, un Alberoni piuttosto che un altro; bè, sappiate che è solo farina del vostro sacco.


P.S. Dagospia  fa sapere che Alberoni Francesco è stato effettivamente cacciato dal Corriere. Frenate le lacrime: da lunedì prossimo le sue verità rivelate traslocheranno sul Giornale. Alberoni Giulio invece è sempre morto, ma sono sicuro che guarda il suo successore dal cielo con occhi colmi di ammirazione.

Nessun commento:

Posta un commento