martedì 25 ottobre 2011

Al vertice della tensione

Domani a Bruxelles si riuniranno i capi di governo dei 27 paesi membri dell'Unione Europea per prendere delle decisioni su come affrontare la crisi. Circolano già voci piuttosto scettiche su quanto davvero sarà decisivo il vertice di domani. Nell'attesa di scoprirlo andiamo a vedere che bocconi succulenti ci sono sul piatto.


  • Debito della Grecia. Oramai viene dato per certo che la Grecia dovrà fare in qualche maniera default. Si tratterà probabilmente di un evento "controllato", anche se è più corretto dire "concordato". Le banche creditrici dovranno rinunciare a circa il 50% del valore dei titoli greci che hanno nel portafoglio (il famoso haircut). Questo accordo, però, può avvenire solo tra creditore (banche) e debitore (Grecia). Su questo fronte domani assisteremo quindi a delle indicazioni da parte dell'Eurogruppo, più che a una decisione finale.

  • Misure richieste agli stati membri. Come ha molto ben detto Mario Seminerio l'Italia sta scalando l'agenda europea. Tra poco la Grecia rischia di diventare una comparsa davanti alla prima donna italiana (che vuole le risate tutte per sé). Il Consiglio dell'UE (cioè l'assemblea di tutti i capi di governo europeo) e la Commissione hanno chiesto all'Italia misure efficaci per portare il paese di nuovo alla crescita. Berlusconi avrebbe dovuto portare a Bruxelles l'approvazione della riforma delle pensioni almeno al consiglio dei ministri, ma arriverà al vertice a mani vuote. Davanti a questa ennesima figura da peracottari, gli altri leader eropei non potranno fare poco più che una risata amara (con magari dentro qualche germoglio di panico).

  • Ricapitalizzazione delle banche. Per le banche si prennunciano settimane molto dure. Dovranno fronteggiare nell'ordine: l'haircut del debito greco, una qualche forma di svalutazione dei titoli di stato che hanno in pancia e un aumento del Core Tier 1 al 9%. Avevamo già accennato a questi fatti in un post precedente. Quanti soldi le banche perderanno con l'haircut è chiaro: intorno al 50% di quelli che avevano prestato alla Grecia. Ma non ci sono solo i titoli Greci in giro: ci sono anche quelli italiani (e spagnoli e portoghesi ecc).  Le varie banche li hanno inseriti nei libri contabili con un valore (mettiamo 100) che non è più quello che potrebbero oggi ottenere sul mercato se vendessero quei titoli (80? 60?, ne discutono tutti). Se si dovessero valutare questi titoli a valore di mercato, i bilanci delle banche si riempirebbero di buchi. Inoltre l'Europa vuole anticipare le regole di Basilea III e portare entro il 2012 il Core Tier I (cioè le riserva di capitale liquido o quasi che le banche tengono in pancia) dal 7 al 9%. Il problema è trovare i soldi per riempire questi buchi. Domani si dovrà decidere se obbligare le banche a ricapitalizzarsi (obbligarle cioè ad andare a cercare i capitali) e come  procedere alla ricapitalizzazione (tramite prestiti, di che tipo, da parte di chi, tramite acquisto di azioni, da parte di chi ecc).

  • Potenziamento del fondo EFSF. Ultima ma non ultima c'è la questione del cosidetto Fondo salva stati, il porcellino di ceramica rosa dal quale sono stati presi gli aiuti ai vari stati in difficoltà. I francesi lo vogliono potenziare e vogliono che venga usato come un'assicurazione. Per farlo però l'EFSF dovrà fare leva finanziaria, cioè dovrà garantire, con le risorse reali che ha in pancia, una cifra multipla di quelle stesse risorse reali in titoli di stato emessi da paesi in difficoltà. Domani si vota al parlamento tedesco su questo affare, quindi la Merkel potrebbe arrivare a Bruxelles con una gran brutta notizia (tradotto: se i tedeschi dicono no, papà non mette i soldi nel porcellino).

PS. Nonostante sia piuttosto improbabile, domani potrebbe esplodere l'Europa. In questo momento (forse) cruciale il vostro Urbinate sarà proprio nei palazzi del potere e allora seguite la nostra diretta Twitter dal Consiglio d'Europa, diventate seguaci di Urbinate_blog! Domani, a partire dalle 18 (seguiranno ulteriori informazioni). Quando i vostri nipoti vi chiederanno come mai vivete in una capanna di fango potrete risponde: quando tutto cominciò io c'ero!

Nessun commento:

Posta un commento