lunedì 17 ottobre 2011

L'ennesimo granchio

Ancora una volta il badile della verità colpisce sulla faccia il complottismo.

Eccolo qua il tizio con gli occhiali da sole, membro del dipartimento barbefinte, che duranta la manifestazione a Roma coordina i teppisti. Peccato sia un cronista del Tempo. Copione già visto, come il 14 dicembre 2010. L'infiltrato che difendeva i blindati col casco era un precario. Il finanziere in borghese era un ragazzino minorenne.

E allora tanti saluti alle giaculatorie autoassolutorie del "son stati gli infiltrati", "son stati i servizi". E magari ora possiamo dire che in piazza a Roma c'era anche gente venuta lì per menare e che dietro a quella gente sono andati dietro in migliaia.



Non l'ha scritto un servo dei banchieri, l'ha scritto uno che sabato era in piazza:

[...] è la consueta, ovvia, scontatissima narrazione consolatoria. Dei pochi scellerati, i cattivi Neri che hanno rovinato la «festa bellissima» dei Colorati indignados. Ma stavolta non erano pochi – come pochi non erano il 14 dicembre a Piazza del Popolo. Non erano pochi i Neri (erano diverse centinaia, li abbiamo visti tutti, raggruppati in punti differenti del corteo), e soprattutto non erano pochi i ragazzi che gli sono andati dietro. Erano migliaia.

Magari ora lo possiamo dire che la piazza è una bestiaccia acefala e umorale? E che quando porti centomila persone in strada non puoi sapere se un piccolo incidente diventerà una valanga. Per questo è necessario essere organizzati.

Magari ora possiamo dire che se parli alla pancia della gente, non ti puoi stupire se poi quelli ragionano con la pancia invece che col cervello.

Magari ora possiamo dire che se impasti insieme banche, signoraggio, TAV, Berlusconi, crisi, precariato, Gelmini, Mario Draghi e BCE ottieni solo un immane bolo di incazzatura che sarà rigurgitato sotto forma di pietre e bastoni.

Magari ora possiamo levarci il prosciutto e le bandiere rosse dagli occhi e guardare non solo cosa  non è successo sabato a New York e nel resto del mondo, ma anche cosa è successo.

Magari possiamo renderci conto che a Zuccotti Park hanno chiesto cose sensate e ragionevoli e nessuno ha chiesto di marciare sulla Federal Reserve.

Ecco: se "magari" i maître à penser del movimento si rendessero conto di queste cose la prossima volta eviteranno di mandare tutto a puttane chiedendo la Luna nel pozzo.



P.S. Previsione da due lire: l'autunno caldo dei rivoluzionari de noantri è morto sabato. Magari rantolerà ancora lanciando qualche sasso in Val di Susa, ma quel (poco) che questo movimento poteva ottenere l'ha già perso. Hanno fatto tutto da soli: si sono auto sterilizzati e auto evirati. Sono diventati intoccabili per qualunque forza politica. Chi cavalcava il Drago Ribelle ora ha paura di finire ammazzato insieme a lui.

Ha scritto Valentino Parlato sul Manifesto che i disordini sono stati istruttivi. Sono d'accordo. Ci hanno insegnato che ad aizzare l'odio della gente (che sia contro gli ebrei, gli immigrati o le banche) e a portarla poi in piazza tutto quello che si ottiene sono vetrine sfasciate. Segna nel taccuino, Nichi.

2 commenti:

  1. Postilla al PS: Esattamente com'è successo all'Onda Anomala di due anni fa e a tutti gli altri movimenti ggiovani di Difensori del Bene e della Ddemoggrazzia.Ero all'Università e ho visto come erano "organizzati". Ho visto chi si faceva portatore delle loro istanze da ggiovani: vecchi caporioni sessantenni, rancorosi nostalgici dei tempi che furono.
    Sono ANNI che vanno avanti con lo stesso, fritto modus operandi. Sono ANNI che prendono le stesse scoppole. Sono ANNI che continuano dire che "dai, adesso si cambia".
    E sono ANNI che FALLISCONO.

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  2. Mi fai ricordare che di nomi per queste insurrezioni di mezz'autunno ce ne sono parecchi.

    L'Onda
    Popolo viola
    Se non ora quando
    Draghi Ribelli
    Indignati

    Ce n'è qualcun altro? Anche se poi poco conta, che sono sempre gli stessi.

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